Sindrome intestino irritabile: consigli alimentari
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L'Intestino Irritabile (IBS dall'inglese Irritable Bowel Syndrome) è una condizione comune che interessa circa il 10% della popolazione. I sintomi tipici sono il dolore intestinale crampiforme, la distensione addominale, il gonfiore, il meteorismo, la diarrea o la stipsi o l'alternanza di entrambe queste condizioni.
La dieta sembra l'approccio più efficace nella gestione della maggior parte dei pazienti affetti da questa condizione.
Uno stile di vita sano, una dieta a basso contenuto di grassi, esercizio fisico, il bere molta acqua ed evitare il fumo e l'alcool, spesso fanno una grande differenza.
Un regime dietetico che prevede cibi altamente digeribili è la dieta low-FODMAP, ideata in Australia.
Il termine FODMAP sta per oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili, questi carboidrati sono difficilmente digeribili e assorbibili.
Essi vengono metabolizzati dai batteri intestinali, creando gas in eccesso, aumentando la quantità di liquidi a livello delle anse intestinali, che è responsabile del dolore addominale, della diarrea e della stipsi.
Con il termine Oligosaccaridi si intende: fruttani e galattooligosaccaridi
con disaccaridi: lattosio;
con monosaccaridi: fruttosio;
con polioli: sorbitolo e mannitolo.
L'idea cardine relativa a questo tipo di dieta sarebbe di evitare solamente il cibo problematico per ciascun individuo.
Non c'è indicazione a seguire una dieta di eliminazione completa di tutti i cibi appartenenti alle suddette categorie. Dopo tutto la maggior parte di questi alimenti sono importanti per la nostra salute; si tratta pertanto di una dieta personalizzabile. E' importante che questo tipo di regime alimentare sia prescritto e seguito da uno specialista, in modo tale che risulti essere una dieta controllata, sicura e sana.
Dieta Intestino irritabile fase acuta
Nelle fasi acute si suggerisce di provare a togliere dalla dieta tutti i tipi di alimenti contenenti elementi FODMAP, in modo tale da alleviare la sintomatologia e dare un po' di sollievo al paziente, migliorando così la sua qualità di vita.
Questo regime dovrebbe essere utilizzato per brevi periodi e sotto stretto controllo, inoltre l'utilizzo della dieta low-Fodmap senza controllo specialistico potrebbe portare a problemi negativi seri per la salute.
L'utilizzo di questo regime potrebbe infatti, alterare i sintomi intestinali, non permettendo una corretta diagnosi di malattie come la celiachia, le malattie infiammatorie croniche intestinali e il carcinoma del colon retto, quindi è cruciale eseguire una corretta diagnosi e inquadramento terapeutico prima di intraprendere questo regime.
Dieta Intestino irritabile cronica
Questo tipo di regime non può essere seguito per periodi di tempo molto lunghi, pertanto nella fase cronica, si consiglia di provare a reintrodurre uno alla volta i vari tipi di alimenti appartenenti a categorie diverse, cercando così di identificare quale di queste macro aree è la responsabile della maggior parte dei sintomi.
E' molto probabile che ci sia un diverso tipo di tolleranza nei confronti dei diversi cibi.
Ogni paziente deve imparare a conoscersi, utilizzare un diario dietetico o una tabella anche in questa fase, potrebbe rivelarsi molto utile sia per il paziente che per il personale sanitario che lo ha in cura.
In questo schema il paziente dovrebbe segnare tutti gli alimenti che introduce e gli eventuali sintomi correlati, in modo tale da poter individuare i cibi che danno problemi (maldigeribili).
I giusti Alimenti per l'intestino irritabile
Latticini: latte e latticini senza lattosio, latte di riso, latte di mandorla, latte di cocco, formaggi stagionati, feta, brie;
Frutta: banane, mirtilli, pompelmi, kiwi, limoni, lime, arance, fragole;
Verdura: germogli di soia, carote, cetrioli, lattuga, olive, patate, cipollotti, rape, melanzane, zucchini, spinaci, erbe aromatiche, zenzero;
Proteine: manzo, maiale, pollo, pesce, uova, tofu;
Frutta secca e semi: (max 10-15 ciascuno) mandorle, noci di macadamia, arachidi, pinoli, noci;
Cereali: avena, crusca, pasta senza glutine, riso, mais, quinoa.
Cibi da evitare per l'intestino irritabile
Lattosio: latticini (latte di mucca, yogurt, ricotta, fiocchi di latte, panna acida, gelato, mascarpone);
Fruttosio: frutta (mele, pere, pesche, ciliegie, mango, anguria); dolcificanti (miele, sciroppo d'agave);
Fruttani: verdure (carciofi, asparagi, cavolfiori, broccoli, cavoletti di bruxelles, aglio, cipolla); cereali (grano, segale); prodotti con fibre aggiunte come l'inulina;
Galattooligosaccaridi: legumi (ceci, lenticchie, fagioli, prodotti della soia); verdure (broccoli);
Polioli: frutta (mele, albicocche, more, ciliegie, pere, pesche, prugne, anguria); verdura (cavolfiore, funghi, taccole); dolcificanti (sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo, isomalto, componenti delle gomme da masticare, caramelle e medicine per il mal di gola).